Michele Sannino – Sorriso
Se ogni volta, aprendo gli occhi, la prima immagine fosse un sorriso regalato, sarebbe un mondo meraviglioso.
Se ogni volta, aprendo gli occhi, la prima immagine fosse un sorriso regalato, sarebbe un mondo meraviglioso.
Aspettare. La metro, una telefonata, le vacanze, una risposta. L’attesa ha i suoi colori, l’azzurro sereno di qualche giorno di libertà dopo tanto faticare, il rosso acceso di un bacio, il grigio di quell’uomo che si fa tanto aspettare, il giallo allegro di una serata insieme, il nero di un no dopo aver tanto sperato che fosse un sì. A pensarci bene tutte le attese della nostra vita sono come un arcobaleno, se provi a salirci e fai lo scivolo ti accorgerai che non c’è molta differenza tra aspettare un sole o un temporale, nel mezzo ci sono sempre e solo sette colori. Poi c’è un altro colore: quello del tuo sorriso, e non deve aspettare che abbia smesso di piovere per uscire allo scoperto. Sorridi.
Ho guardato il mare, mi ha sorriso, ha raccolto le mie lacrime come una madre, e io ho sorriso. Lui si che mi capisce.
Avrò sempre un valido motivo di sorridere al mattino. Sorriderò per l’affetto dei miei figli. Sorriderò per la comprensione della mia famiglia. Sorriderò per l’amore di chi mi ama così come sono. E anche se ci sarà una giornata cupa e triste, “io sorriderò” perché sono fortunata nell’avere ciò che ho.
La speranza è una lacrima che, scivolando lenta, troverà il tempo dei sorrisi.
Cos’è l’infinito? È quello spazio che tu non sai definire è quel la dimensione che unisce ma non divide che quantifica l’amore, che si prova e io paragono a te che mi leggi.
Ci sono parole fredde come il ghiaccio, taglienti come coltelli, attraversano l’anima e arrivano al Cuore. Si ricordano, non si dimenticano nemmeno con il tempo. Parole pronunciate da un mente spietata, da un cuore privo di sensibilità che non sa che le parole avvolte sono letali fanno Male. Uccidono.