Daniela Orilia – Sorriso
Ammiro il sorriso di chi non si è lasciato andare. Ammiro la forza di chi ne ha passate tante e resiste ancora.
Ammiro il sorriso di chi non si è lasciato andare. Ammiro la forza di chi ne ha passate tante e resiste ancora.
… è dalla più tenera infanzia che mi tormenta… il riso, fa buon sangue o è sulla bocca degli stolti?
Come lumi di candele bruciamo; una vita sfuggendo al destino. Ricercando l’immortalità con opere grandiose, consumiamo. Costruiamo città, fondiamo imperi; glorifichiamo il nostro nome. Poi, il ricordo affievolisce cancellato da un soffio di vento e la fiamma inizia a traballare confondendo il percorso. A un tratto, un lampo di luce illumina il cammino; quel breve istante riempie di gioia e ricorda che non siamo soli. Nell’istante d’un sorriso, è concentrata l’eternità del tempo.
Riesco a ridere solo quando sono felice, e trovo più che naturale non farlo quando non lo sono. Essere positivi per affrontare le cose negative è senz’altro molto utile, ma farlo sempre con il sorriso sulle labbra è secondo me uno sforzo innaturale, non sincero, preferisco un bel pianto straziante e liberatorio se necessario, anche di fronte a tutti, senza alcuna vergogna. Ridere sempre nonostante tutto penso che sia indelicato e irrispettoso verso noi stessi, il più delle volte un’esibizione per mostrare agli altri come si devono vivere ed affrontare le negatività. Sono atteggiamenti che mi appaiono sempre inappropriati e insensibili, come quelle presentatrici tivù che dopo aver dato la notizia di una strage, passano con un bel sorriso alla notizia successiva.
Ho avuto una giornata talmente stressante che quasi dimenticavo di sorridere. Lo faccio ora. Meglio tardi che mai.
La differenza, tra il sorriso di circostanza e il vero sorriso è, che il primo nasce e muore sulle labbra, il secondo nasce da dentro e vive sulle labbra.
Esagerate con i sorrisi. Niente illumina come un bel sorriso che torna a brillare dopo tante lacrime.