Laila Ken – Speranza
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
In cosa devo sperare? In chi? Ho smesso di credere, di crederci. Ho smesso di aspettarmi miracoli che non accadranno, di avere false speranze e illusioni di cartone. Un giorno ti svegli e ti rendi conto che non è come credi, non vince sempre il bene, ti accorgi che hai pregato tutta una vita e forse non c’era nessuno ad ascoltarti. Ti rendi conto che è giunto il momento di aprire gli occhi e di cominciare a credere solo a quello che vedi. E quello che vedo io è qualcosa che non mi lascia intravedere una via d’uscita.
Nel cielo scuro ogni raggio di luce riaccende le speranze.
Chi cammina insieme al sole non ha più notti spaventose. Io spero di trovare il mio.
Una delle più grandi speranze: sperare di non sperare.
Si spera sempre che quello che si cerca valga più di quello che ci manca.
La speranza è la mania di chi non sopporta il dubbio e fa della speranza la sola certezza. Chi ne mantiene il dubbio non ne ha bisogno, fa in modo che le cose si accordino ai propri intenti. Scopre anzi, muovendosi lungo il suo intento si mette in grado di scoprire, che ciò riteneva fosse il meglio per sé era solo un “momento” e non “l’eternità”. Fa di se stesso la propria speranza.