Alessandro Baricco – Speranza
Sono qui perché se mi arrendo questa volta mi arrenderò tutta la vita.
Sono qui perché se mi arrendo questa volta mi arrenderò tutta la vita.
La speranza ci fa accettare il presente e attendere il futuro con fiducia. Quando non ci speravo più il mio sogno è diventato una bellissima realtà.
Viviamo nell’intervallo tra sogni che nascono e sogni che muoiono. Quell’intervallo si chiama speranza e quest’ultima non è vero che è l’ultima a morire anzi muore ogni giorno con una lacrima e risorge ogni giorno con un sorriso. Ciò che ci tiene in vita non sono i sogni che abbiamo realizzato ma la capacità di continuare a sognare.
Speranza è il nome che diamo a quei sogni così grandi, magari improbabili, ai quali abbiamo un innato e disperato bisogno di credere.
Il mare – vide il barone sui disegni dei geografi – era lontano. Ma soprattutto – vide nei suoi sogni – era terribile, esageratamente bello, terribilmente forte – disumano e nemico – meraviglioso. E poi era colori diversi, odori mai sentiti, suoni sconosciuti – era l’altro mondo.
E parlava, perché era un modo di far durare quel momento e quella vicinanza.
Sapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente.