Francesco Iannì – Speranza
Chi cammina insieme al sole non ha più notti spaventose. Io spero di trovare il mio.
Chi cammina insieme al sole non ha più notti spaventose. Io spero di trovare il mio.
Gli spiritosi si dividono in due tipologie: gli allegri e i tristi. Lo spiritoso allegro, probabilmente, è sempre stato tale e non ha bisogno di sentirsi dire di essere divertente, poiché sa già di esserlo. Lo spiritoso triste, invece, ha dovuto coltivare l’umorismo per puro spirito di sopravvivenza, un po’ per esternare i propri dispiaceri, un po’ per farsi tirare su, di tanto in tanto, da qualcuno in grado di entrare in empatia con i suoi sentimenti. Quando viene definito “simpatico” dagli altri, dopo una prima fase di soddisfazione illusoria, lo spiritoso triste si accorge di non aver ottenuto quel calore umano di cui avrebbe bisogno, essendo stato associato per errore all’altra categoria di spiritosi. In realtà, uno spiritoso triste non può accontentarsi soltanto di un semplice “ti trovo simpatico”.
Parliamo, sorridiamo, sospiriamo, scriviamo di ciò che non abbiamo ancora detto. Aspettiamo speranzosi due occhi…
Spesso spetta a te scegliere se cedere, concedere, avanzare o retrocedere.
L’importante è non diventare mai l’ombra di sé stessi.
Capisci di aver letto un buon libro quando, alla fine della lettura, ti ritrovi con l’anima in subbuglio.
Guarda la paura, dille che la temi, stringile la mano e prosegui a camminare senza indugio.