Mohamed Al Deayea – Sport
Non è la fine del mondo.
Non è la fine del mondo.
Durante la guerra del 1950-1953, la Turchia sacrificò un migliaio di soldati turchi per difendere i coreani. E la scorsa notte un coreano ha ucciso settanta milioni di turchi.
C’è una sola cosa che eccita di più un giocatore del giocare stesso… vincere!
C’è la squadra del cuore. Io tifo per quella. A volte vince, molto spesso perde. Cosa vuoi farci, non è il gioco, è la vita. Nella squadra del mio cuore non ci sono undici giocatori, più le riserve, no. Il mio “cuore” è una grande squadra di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di speranze e di sogni. Anche lui lotta e combatte, ma non gioca. Lui ama, soffre. E qualche volta piange. Io tifo per lui perché un giorno possa urlare al mondo “ho vinto”.
L’ebrezza di una corsa in moto è ritrovarsi ancora vivi alla meta.
Il calcio è una droga e io ne sono dipendente.
Una passione per essere tale deve durare per sempre.