Costantino Rozzi – Sport
Stando in panchina mi rendo conto di quanto fa piacere quando c’è un’incitazione della curva Sud, perché ti senti più forte.
Stando in panchina mi rendo conto di quanto fa piacere quando c’è un’incitazione della curva Sud, perché ti senti più forte.
Se questo può essere definito il secolo dell’uomo comune, allora il calcio, fra tutti gli sport, può essere definito come il suo gioco per eccellenza. In un mondo tormentato dalle bombe all’idrogeno e dal napalm, il campo di calcio è un luogo dove il buon senso e la speranza rimangono protetti.
Il cervello dell’italiano medio è paragonabile a un osso: contiene quasi tutto calcio!
Quel giorno, dopo essere salito sul podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d’onore per rientrare negli spogliatoi. Il cancelliere tedesco mi guardò, si alzò in piedi e mi salutò con un cenno della mano. E io feci altrettanto. Penso che gli scrittori mostrarono del cattivo gusto nel criticare l’uomo del momento in Germania.
Andate e conquistate il mondo.
Tanta gente perde tanto di quel tempo con le partite di calcio, rubandolo a chi c’entra davvero.
Chi non ha segni in faccia, non ha mai partecipato alla lotta.