Rita Lombardi – Stati d’Animo
L’invidia? No, grazie. La lascio agli invertebrati.
L’invidia? No, grazie. La lascio agli invertebrati.
Come un cane zuppo d’acqua, vorrei scrollarmi di dosso le paure e dare un calcio in culo al mio passato per abbracciare il domani.
Solo nel momento del dolore e della disperazione puoi capire se esiste chi tiene veramente a te!
Correre, distrattamente fingere, poi ancora scappare, e fuggire la musica, e cancellare il vento. Correre, da soli correre e afferrare molecole d’aria, e scappare controvento per non ricordare, per non cancellare, per rimuovere per pochi istanti dalla mente. Solo pochi istanti, per poi tornare a fuggire, tornare a cantare, a guardare, a sorridere, a piangere, per poi strapparlo con le dita, quell’attimo di ossigeno, che si chiama speranza.
La solitudine va meditata in silenzio.
Dopo il buio del sonno, è la luce e l’allegria dei colori a risvegliare lo spirito.
Sono caduta molte volte e alcune di queste mi sono anche fatta male e tanto. Sono una di quelle persone che non si lamenta, che non sopporta a lungo certe situazioni e certi atteggiamenti. Sono una tra quelle persone che la vita la prende di petto e non gliene frega niente del giudizio di chi senza sapere perché e per quale fottuta ragione decidi di fare una scelta al posto di un’altra. Sono una di quelle persone che ormai cammina da sola e a testa alta proprio perché non ha più paura di cadere perché ha imparato benissimo a rialzarsi e a raccogliere i pezzi.