Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Il peggio di una mancanza è che non esiste un giorno perfetto.
Il peggio di una mancanza è che non esiste un giorno perfetto.
Dopo una sbronza di dolore confessare le proprie colpe è come vomitarsi addosso.
Il cuore è il poeta che danza la vita. Fa comprendere alla tua mente quello che il cuore già sa!
A volte è meglio ascoltare con il cuore che guardare con gli occhi.
Non aver paura di non venir capito, non tutti possono comprendere i tuoi silenzi. Non dare a tutti la possibilità di toccare la tua anima e, se lo fanno, che lo facciano con delicatezza. La stessa con la quale entri tu a piccoli passi nelle loro vite. Circondati di chi sa apprezzarti, di chi trova tra le tasche il coraggio di parlare. Fidati di chi parla poco e dimostra tant. Fidati degli sguardi, degli occhi. Sai, a volte le parole e i sorrisi mentono. Soprattutto fidati sempre di te e del tuo istinto. Di certo non sbaglierai.
Non importa se fa male, non importa se ci hai pianto. Non è questo che poi resta. Quello che rimane è la difficoltà e la paura di fidarsi ancora una volta di qualcuno.
Se mi si potesse descrivere con una parola, quella parola sarebbe troppo. Vivo troppo, amo troppo, sento troppo.