Ornella Iennaco – Stati d’Animo
Non è un periodo meraviglioso, ma che posso fare. Ne ho avuti peggiori. Non vedo nulla per ora come futuro per me, ma ci si abitua a tutto nella vita, anche al dolore.
Non è un periodo meraviglioso, ma che posso fare. Ne ho avuti peggiori. Non vedo nulla per ora come futuro per me, ma ci si abitua a tutto nella vita, anche al dolore.
Se ti preoccupi poco delle persone, queste se ne vanno; se te ne preoccupi troppo, ti ferisci.
L’animo è il nostro modo di vivere le emozioni, le delusioni e i sogni, con annesse gioie, ma a volte anche da rimpianti e delusioni.
Siamo così fragili che basta un complimento per alzare bandiera bianca. Siamo troppo vulnerabili. Ed è troppo caldo per indossare l’antiproiettile.
Guardavo le foglie ancora Verdi, legate al ramo e mi tornò alla mente di quando bambino giocavo con i colori, sovrapponendo incosciente, pezzi di vetro rotti, poi d’incanto, Giallo e Celeste messi insieme mi regalarono il Verde, il colore della natura. Fantasticai così che Giallo e Celeste, fossero l’uno il colore del corpo, l’altro quello dell’anima… perché come la foglia Verde che ancora ha la forza di legarsi al ramo, diviene Gialla e muore, come un corpo senza forza che abbandonato al vento, torna ad essere polvere, quando la sua anima Azzurra, impercettibile, si distacca, volando via dal Verde, facendo rimanere solamente il Giallo…
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.
È cosi dannatamente umiliante avere sempre ragione.