Susan Randall – Stati d’Animo
Un vecchio disco, un ricordo, una lacrima, un sorriso, e, un’anima che sogna ancora la primavera, e, come passa il tempo.
Un vecchio disco, un ricordo, una lacrima, un sorriso, e, un’anima che sogna ancora la primavera, e, come passa il tempo.
Per assurdo è nei luoghi più affollati che senti forte l’odore acre della solitudine.
La compassione incatena la nostra anima impedendole di “respirare”.
E smettiamola con quest’animo da crocerossina che poi le piaghe le ritroviamo sulla nostra di pelle e sul nostro di cuore. Senza nessuno che ci pensi. Piantiamola col credere che le persone cambino. Di certo non migliorano come il vino, si rivelano per ciò che son sempre state. E non sarà, spesso, una bella sorpresa. Piantiamo un geranio in giuardino piuttosto. Darà più soddisfazione. Smettiamola col credere che certe azioni sono fatte con l’intento di attirarci. Chi ti ferisce non ti vuol mica bene, figurati se ti ama. E basta perdonare, a quello ci pensano i preti nelle confessioni. Bisogna alzare i tacchi ed andarse, ritrovare dignità propria e sorrisi. Non urlatelo l’addio. Risparmiate fiato per voi stesse. Almeno una volta.
Chi sono? Forse un genio forzato dalla follia ad esprimersi oppure un folle che pensa di essere geniale scrivendo.
Tutte le mie parole a te non ancora dette saranno senza dubbio quelle più profonde e vere, perché verranno pronunciate con il cuore, ma dettate dall’anima.
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?