Gigliola Perin – Stati d’Animo
Questa mia solitudine mi fa apprezzare ancor più la mia diversità.
Questa mia solitudine mi fa apprezzare ancor più la mia diversità.
Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, i ricordi ne compongono la pelle.
Per un ideale si può anche morire ma resterei aggrappato alla vita con le unghie e con i denti pur di vederlo realizzato.
I pensieri che riesci a nascondere tra le pieghe del giorno, vengono inevitabilmente a cercarti la notte, quando nel silenzio la mente fa capriole tra la tua paura di soffrire e il coraggio di raggiungere la felicità.
Amo le persone piene di difetti, perché sono spesso migliori di quelle ricche di falsi pregi! Amo le persone che non hanno paura delle conseguenze perché sono più vere di quelle che lanciano il sasso e nascondano la mano. Amo le persone senza peli sulla lingua perché hanno più verità in corpo di chi conosce solo parole di circostanza!
Quando la nebbia del piacere e dell’incoscienza si assottigliò ritornammo in noi senza vederci mai più.
Mi nutro di primavere solo mie. I miei colori. I miei climi. Si portano dietro cime innevate ed il freddo degli animi. Dipingono giornate di pioggia sulle pareti della stanza cadere a goccia di lacrima come vernice fresca e creare solchi che scavano l’intonaco delle guance seguire lo zigomo in una curva perfetta generare iperbole tra gli assi della tristezza cadermi adiacente al cuore tangente alle intime devastazioni. Odorerei la seta d’una rosa finta con lo stesso abbandono di una vera se la morte dei petali di quelle secche non m’emanassero ancora essenze vive.