Gigliola Perin – Stati d’Animo
Io, aguzzina di me stessa. Io sono il mio carnefice. Ti ho consegnato le armi che mi possono ferire, senza non potresti farmi nulla. E consapevole, so, che l’unica persona che mi può distruggere sono solo io.
Io, aguzzina di me stessa. Io sono il mio carnefice. Ti ho consegnato le armi che mi possono ferire, senza non potresti farmi nulla. E consapevole, so, che l’unica persona che mi può distruggere sono solo io.
Il singolo individuo e non la pluralità dei soggetti di una società, può generare una propria emozione, e l’onda emotiva e esistenziale respira più dell’essere che siamo, perché è l’essere in noi. Ci ricordiamo di noi stessi perché esiste una distanza in noi dalle emozioni, e creiamo un ricordo. Non c’è tempo in questo spazio: un vuoto ci separa dai sensi mobili del mare emozionale dentro la nostra vita interiore. Sappiamo, perché assistiamo come spettatori ai nostri sentimenti senza controllarli: hanno una luce propria come stelle visibili. Vediamo attraverso il mondo limpidamente, come in un dialogo sereno, tutto ciò che vive sotto il colore del cielo.
Due mondi che si incontrano. Cuori che battono prepotenti svelando il sentimento che alberga in noi. Quel dolce incontro di labbra che si sfiorano sussurrandosi dolci parole e promesse che solo noi potremo mantenere. Tu ed io un unico mondo. Il nostro.
Sono una donna forte, ho pochi rimpianti perché ho sempre cercato di vivere al massimo. Non ho avuto molto nella vita, ma ho saputo realizzare alcune delle mete più importanti. Realizzare delle passioni, essere madre, averi amici unici ed esser fiera di me.
Non c’è modo d’essere se non esisti. Il buio ha stretto la mano al nulla, e la follia regna nella mente consapevole che non ha limiti.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Guardarsi allo specchio non è mai facile; se ti osservi a fondo non scopri solo i difetti fisici che vorresti cambiare, ma scopri di più. E a volte quel di più può far male, un male dentro che è difficile da curare.