Susan Randall – Stati d’Animo
Che bello affacciarsi alla finestra e sentire la vicina urlare. Mi fa sentire viva.
Che bello affacciarsi alla finestra e sentire la vicina urlare. Mi fa sentire viva.
Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni. La realtà è che tu puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un’anima dilaniata, puoi descrivere l’euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita, puoi delineare i contorni dell’affetto, ma non tratteggiare i limiti dell’amore, puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena, puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
Il vizio è come un prurito. Sai che farà male, ma non puoi fare a meno di grattarti.
Non ho ancora imparato a non avere aspettative… l’unica cosa che non mi delude mai è la delusione.
Non possiamo controllare ciò che è al di fuori dal nostro controllo!
Ci si sveglia con le emozioni dentro perché queste non dormono mai. Se l’emozione si assopisse, finirebbero sia i sogni che gli incubi. Gli incubi sono quella parte dei sogni in cui l’emozione non capisce chi sei.
Solitudine: silenzio che divora l’anima da dentro.