Michela Strega – Stati d’Animo
La mia vita: l’inferno che mi hanno creato. Io: l’angelo che hanno ucciso.
La mia vita: l’inferno che mi hanno creato. Io: l’angelo che hanno ucciso.
Ci sono giorni in cui mi sento soddisfatto di ciò che ho fatto, poi ci rifletto un attimo e mi rendo conto di avere fatto le stesse cose che faccio quando non sono soddisfatto di ciò che ho fatto.
Quando vivi un momento di tanto dolore, dove non sai più la differenza tra sofferenza e amore.
Chi nei momenti di suo dolore ti cerca spera nel tuo sostegno; sii pronto, non farlo attendere.
Questo mondo è privo di sentimenti profondi, ecco perché molta gente si ferma sempre all’apparenza, perché non sa andare oltre.
Hai mai pensato al significato delle parole? Al dirsi “ti voglio bene”, per esempio. È uno tra i pensieri più delicati che possiamo regalare. Perché quando dico – ti voglio bene – lo faccio per informarti che desidero proprio il tuo di bene. Non il mio. Desidero che tu sia felice. Indipendentemente da tutto il resto. Indipendentemente da me. Ogni “ti voglio bene” non va sprecato, gridato, abbreviato. Perché sono fatti per essere sussurrati all’orecchio. Come i segreti dei bambini. Sono come una scatola magica, il baule dei giocattoli o dei vestiti vecchi. Sorprendono sempre. Se inaspettati, sconvolgono. Come gli acquazzoni d’estate. E hanno il gusto dei cioccolatini. Addolciscono la giornata, l’anima, il cuore. Come le zollette di zucchero nel caffè del mattino.
Ti odio perché non riesco a non amarti.