Francesco Galizzi – Stati d’Animo
Cercando la felicità della mia infanzia ho trovato la disperazione di non poterla riavere.
Cercando la felicità della mia infanzia ho trovato la disperazione di non poterla riavere.
Amo me stesso come ogni altra cosa quando la sento arrivare nell’aria, amo tutto quello che vedo, tutto quello che percepisco; amo ogni cosa che mi può capitare davanti agli occhi, tutto quello che ho l’onore di toccare. Amo il mondo e la mia vita più di ogni altra cosa quando la sento arrivare, quando sento arrivare quella brezza che parte dai piedi e ti arriva dentro le ossa della testa, quella sensazione euforica, quell’emozione che si sprigiona piano piano senza fare rumore, scaldandoti il cuore e riempiendo l’aria di gioia, quando puoi anche esse morto ma sai che sei a casa e pagheresti qualsiasi cosa per non uscire da quella condizione. Amo sentirmi un Fiore in un campo di grano.
Sono silenzio, battiti, brividi, pura follia. Io “sento”, nell’attimo di un respiro, dalla pelle al cuore.
Anche la maschera che indosso fa parte di me.
A ripensarci adesso si sentiva stupido, come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo desiderando essere altrove.
Libertà è viversi vivendo.
Non mi sento una persona brava, ma una brava persona.