Edvania Paes – Stati d’Animo
Quando cadi e ti rialzi in continuazione, prima o poi non hai più la forza per alzarti e resti al tappeto ad osservare cosa succeda dentro e fuori di te.
Quando cadi e ti rialzi in continuazione, prima o poi non hai più la forza per alzarti e resti al tappeto ad osservare cosa succeda dentro e fuori di te.
L’entusiasmo è il padre di tutte le emozioni positive.
Quando io dico “ti voglio bene” non è la bocca a parlare ma il cuore.
Non imbottigliate le vostre emozioni, non seppellite i vostri sentimenti, liberateli dalla gabbia della mente aprite i cuori, affinché ciò che provate vi faccia vivere intensamente!
Cucio maschere di notte, ma per gli altri! Per renderli più guardabili ai miei azzurri occhi che son tanto delicati nel gelo che li ammanta. Ho allestito un laboratorio ricchissimo d’ogni genere di pellame, cuoio pregiato, gemme per occhi, fili di nylon per tirare punti di sutura lungo cuciture che possano lasciare l’osceno dove devono ed imbastire con eleganza se ce n’è bisogno. Per me non tengo maschere, se non una da regina e suddita al contempo, del regno dove nessuno entra, così da bastarmi nello stato di completa autarchia che mi sono ritagliata.
Nella vita si soffre e si gioisce. Diciamo che qualcosa che ci turba nella vita ci sarà sempre, non siamo perfetti e non lo saremo mai, cercare di migliorare se stessi va benissimo, desiderare il meglio dalla vita pure, ma è necessario anche accettare i propri limiti. Uscendo ogni giorno nel mondo abbiamo la possibilità di confrontarci con gli altri e con noi stessi, provando nuove esperienze e impegnandoci per raggiungere degli scopi, con vittorie e fallimenti, possiamo conoscere noi stessi e dove possiamo arrivare. Ci sono dei casi nella vita in cui ci si ostina talmente ad essere perfetti che si crolla nella malinconia, ed è così che ci si conosce e si impara ad accettare noi stessi per come siamo. Ogni giorno, ogni mese, ogni anno qualcosa che si intromette nella nostra vita e ci mette i bastoni tra le ruote c’è sempre minando la nostra felicità. Ma la vita è così, fatta di momenti tristi e felici. Secondo me se cerchiamo solo la perfezione da noi stessi non avremo altro che frustrazione. Aspirare al massimo nella propria vita fa bene, ma confrontandolo con le nostre capacità. Se ci accettiamo per come siamo non dico che saremo felici, ma di sicuro un po’ più sereni.
Nessuno conosce le nostre notti, guardano e giudicano solo il giorno, il visibile, l’evidente. Ci guardano camminare, guidare, imprecare, mentire, maledire, benedire, che differenza fa. Non ci guardano la pelle, ci guardano i vestiti, i capelli, non l’intelletto, la frase che ci esce dalla bocca, non la parola che esce dallo stomaco. “Non ti preoccupare” significa “ho paura”, “ti amo” significa “ho bisogno di te”, la forza che è tanta fragilità. Si spinge un muro solo per appoggiarsi a qualcosa.