Megan Gandy – Stati d’Animo
Era strano quel silenzio. Faceva troppo rumore.
Era strano quel silenzio. Faceva troppo rumore.
Sai quanto fa e quanto dice una spalla su cui piangere, possiamo far i forti quanto vogliamo ma nei momenti più cupi che un individuo ha; un conforto, una pacca sulle spalle, dice tanto e fa tanto.
Ciò che conta non lo si conta, non lo si quantifica, non lo si misura. All’infinito lo si tiene nel cuore a dismisura e il più a lungo possibile fra le braccia.
Fu correndo che capì l’importanza di rallentare! Per osservare la bellezza del mondo, Sentire il profumo dei fiori, Le risate dei bambini… Le urla dei disperati, i lamenti dei poveri, Il piangere di una madre, Le costruzioni degli uomini… opera delle sue mani, fatta di sudori!Ma fu rallentando che osservando me, ho imparato ad apprezzare l’altro.Rallentare ci permette di vivere l’attimo.Se non riesci ad apprezzare gli attimi, corri finché puoi… e quando ti fermi, osservi con lo sguardo di un bambino, ricordando che la vita è l’attimo… scherzoso attimo.
Spesso non riusciamo a dare forma ai nostri pensieri, ma quando ci riusciamo i nostri sogni, le nostre emozioni, i nostri sentimenti prendono vita. Ci prendono per mano e ci accompagnano in lungo cammino, la vita.
Non ho nessun vincolo coi miei sbagli. Sono libera di tornare sui miei passi, di contraddirmi, di ricominciare da capo.
E mi lascio avvolgere così da questo sonno artificiale… dal sapore diverso, nuovo, quasi inquietante.