Sonia Sacco – Stati d’Animo
Ci si adagia su ciò che si conosce, perché niente e nessuno può darci la certezza che con il passare del tempo il “divano” cambiato sia confortevole e comodo come quello buttato.
Ci si adagia su ciò che si conosce, perché niente e nessuno può darci la certezza che con il passare del tempo il “divano” cambiato sia confortevole e comodo come quello buttato.
La monotonia, un lavoro fisso che non portava a niente, anime che cercavano altre anime per sfuggire ad imbarazzanti silenzi ed una città senza stimoli che cercava di camuffare la noia dietro falsi sorrisi, musica assordante e belle gambe inavvicinabili. Niente di buono. Ma era incredibile come la gente riusciva ad adattarsi.
Mi si restringono le pareti del mondo a tentare di catturare le immagini nello scorrere di fotogrammi d’una pellicola mentale, diapositive in sequenza rapida, in serie e parallelo. Mi stoppa il fermo immagine di ciò che non ha nemmeno i contorni di una sagoma, evanescenza rarefatta, il mio immaginario. Col vento in faccia.
La lacrima è la risposta alla tua sensibilità.
Esistono amori che sono “ponti”. Entrano nella nostra vita inaspettatamente, facendoci riscoprire l’emozione di un batticuore, ma hanno solo uno scopo: Farci uscire da storie ormai finite… trasportandoci fino a chi eravamo destinati ad incontrare.
Oggi mi sono alzata con il piede sbagliato, non vi conviene stuzzicarmi. Mordo.
Forse essere ascoltati è quello che tutti vogliamo, quasi più dell’essere amati, perché nel comunicare esterniamo quello che dentro ci logora. Sfogarsi con chi sa ascoltare, con chi sa darci consigli e parole che ci fanno stare bene, ci fa sentire meno soli.