Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
Non è la tempesta che mi spaventa, ma la quiete dopo la tempesta che anestetizza il cuore.
Non è la tempesta che mi spaventa, ma la quiete dopo la tempesta che anestetizza il cuore.
Non cercare all’infuori di te; l’universo da scoprire è dentro di te.
Ora lo so, la felicità è quella che si sogna di raggiungere da adolescenti. Immaginiamo il nostro domani fantasticando di avere un grande amore, una vita serena, ma una volta cresciuti ci rendiamo conto che le favole sono favole e tali rimarranno per sempre.
È il mare che guardi fuori ad agitare le onde del tuo cuore su cui navigano i ricordi senza più ancore.
Ma sapete una cosa? Il problema sono io. La colpa è mia, mia e basta. Sono io a credere determinate cose, io a cambiar umore per ogni piccolo dettaglio. A volte anche assurdi. Se le persone mi parlano in un certo modo, più affettuoso, io ci credo. Se si distaccano, se son più freddi, lo stesso. Per colpa mia. Se mi si viene data qualche attenzione in più, più di un abbraccio dalla stessa persona, più di un bacio sulla fronte, sui capelli, se passa per la radio più di una volta la stessa canzone, lui la canta guardandomi, io ci credo. Credo ai dettagli. Io mi affeziono. Io inizio a pensare a quei piccoli gesti, di mattina, di pomeriggio, di sera. La colpa è soltanto mia, ci casco. La colpa è mia che so di affezionarmi subito alle persone, nonostante sappia già di sbatterci la testa. Nonostante sappia di farmi male. Nonostante tutto.
La bellezza non si può rinchiudere, perché la sua esuberanza esplode. La felicità non si può nascondere sul volto di chi è illuminato, perché la sua luce lo tradisce.
Solo una persona con il vuoto nell’anima può sapere cosa significa avere tutto quello che si poteva desiderare e poi con un solo passo falso averlo perso per sempre…