Antonio Rinaldi – Stati d’Animo
Ho chiesto al mio intelletto di avere dubbi su tutto ed avere sempre nuove domande. E al mio cuore ho chiesto la tolleranza.
Ho chiesto al mio intelletto di avere dubbi su tutto ed avere sempre nuove domande. E al mio cuore ho chiesto la tolleranza.
Volevano vedermi strisciare, ma poi perché non sono mica un serpente, se lo fossi non avrei pietà di chi non ne ha avuta di me.
Non ho più permesso a me stessa di farmi ridurre il cuore in pezzi da chi ci ha provato e continua a provarci, anche perché l’unico modo per farlo a pezzi è questo: c u o r e; cioè lo scrivo con le lettere staccate ma il mio cuore rimane intero e rivolto sempre al Cielo.
L’uomo è attratto dall’ignoto, ma si abbandona solo alla certezza.
La pellicola può immortalare un abbraccio ma solo l’anima è capace di conservare l’emozione che si ha provato in quel momento.
Adoro ritrovarmi negli occhi del prossimo come fossero cielo, accogliere gli sguardi come fossero carezze, vivere le parole come fossero abbracci. Se siamo su questa terra è perché ci appartiene e ci apparteniamo. Si, su questa terra – almeno credo – ci ritroviamo.
Meravigliosa la sensazione che si prova nel sapere che c’è sempre una spalla su cui potersi appoggiare.