Susan Randall – Stati d’Animo
Se la vita è una lacrima, speriamo che la morte sia sorriso.
Se la vita è una lacrima, speriamo che la morte sia sorriso.
Le sento le persone. Non è magia. È istinto.
Ho un filo arrugginito dentro, cortocircuito di emozioni, desideri, pulsioni, fobie. Ho un marchingegno innescato male, il rame dentro ad un involucro rosso ed uno blu, devo solo decidere quale recidere, un colpo di tenaglia deciso e speriamo di non esplodere. Sono una mina vagante, una miccia dentro ad una custodia ed un serbatoio laterale con la polvere da sparo e faccio il kamikaze in giro, pericolosa, senza attenuanti, senza ritegno.
Voglio essere amata, compresa, desiderata. Rispettata, voluta e cercata. Voglio essere tutto, ma solo per qualcuno.
Mi han detto “scrivi solo cose tristi, dovresti provare a comunicare allegria”. Come posso spiegare che scrivere mi aiuta a parlare con me, a rendere più chiari anche a me determinati sentimenti e a non impazzire? Io, incapace di difendermi da me stessa, mi parlo a inchiostro.
Non ti posso spiegare tutti i miei minuscoli dettagli, a volte sono incomprensibili anche a me. Non ti posso spiegare alla perfezione come sono, non amo descrivermi, amo farmi conoscere. Ti posso dire che se mi trasmetti qualcosa ci sarò sia quando starai bene sia quando starai male, ti posso dire che per quanto io sia complicata non so nascondermi dietro ad altre facciate.
Il tempo aiuta è vero, ma se non ci metti il cuore niente ha valore.