Michele Gentile – Stati d’Animo
Il rancore è un bagaglio troppo pesante per questo breve viaggio.
Il rancore è un bagaglio troppo pesante per questo breve viaggio.
A volte, cerchiamo di amare una persona, che ci illudiamo di avere dimenticato l’altra.
Ci sono momenti in cui ti passa anche la voglia di esistere e altri invece dove ti accorgi che in realtà infatti non esisti.
Il mondo lo guardiamo sempre con occhi diffidenti. Le persone che si avvicinano le osserviamo sempre con un occhio di riguardo, lasciando sempre il beneficio del dubbio senza credere mai completamente alle parole. Siamo pienamente convinte e certe che chi veramente vuole dimostra e si guadagna quella fiducia che non concediamo quasi mai a nessuno.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Tu sei quel pensiero che arriva senza preavviso e si insinua nella mia mente senza bussare.
Non si cancella un’emozione, niente e nessuno può portartela via. Un’emozione continui a viverla e a respirarla dentro.