Francesco Iannì – Stati d’Animo
Non riesco a liberare il sentimento dall’oggetto: l’amore da solo non mi è sufficiente. Quando sono nostalgico, io voglio assaporare la mia nostalgia come assaporo le mie gioie.
Non riesco a liberare il sentimento dall’oggetto: l’amore da solo non mi è sufficiente. Quando sono nostalgico, io voglio assaporare la mia nostalgia come assaporo le mie gioie.
Trascorreranno giorni, mesi, anni, decenni, ma il ricordo vivo di chi ha saputo rendere la tua vita speciale lo porterai sempre con te. E dovunque ti potrà la vita, chi ha rubato il tuo cuore rimarrà con te per sempre custodito nell’eternità di ciò che sei.
Nel cuore di un uomo c’è amore per pochi, odio per alcuni, indifferenza per tutti gli altri.
Vestire di parole le emozioni le priva del loro incanto, ecco perché mi accontento di viverle nella loro nudità anziché raccontarle.
Fugge il codardo, il bastardo, il senza palle, il bugiardo. Gli altri restano e vivono una vita normale.
Le false emozioni ci uccidono dentro e ci aprono il cuore come una scatoletta di tonno cui non v ‘ è traccia d’olio.
Ho imparato che il buio non arriva solo la notte. Che a volte senti bruciare le lacrime degli altri più delle tue. Che i ricordi possono saltare fuori come una foto antica che non sai come te la ritrovi tra le mani. Che spesso le parole non servono e non bastano a descrivere certi stati d’animo e che è bene stare accanto, cercando di non far rumore, anche se il tuo cuore si stringe e vorresti urlare. Che l’abbraccio a dispetto del suo nome non lo si da solo con le braccia e che puoi tenere stretta una persona solo con un tocco, quello necessario a “liberare” i suoi occhi lasciando che “tracimino”. Ho imparato che anche quando ti credi sola, non lo sei mai, c’è sempre qualcuno che ti ascolta.