Vera Santoro – Stati d’Animo
Quando la solitudine uccide tutte le speranze, nasce la disperazione.
Quando la solitudine uccide tutte le speranze, nasce la disperazione.
Io sono l’unica al mondo a non avere le farfalle nello stomaco. Io nello stomaco ci tengo le tende, cosi se qualcuno decide di farmi provare qualcosa che so già il male che farà, io tiro le tende chiudendo ogni finestra al mio cuore. In modo che nessuna emozione possa entrarci.
La mancanza sa essere molto più dolorosa dell’assenza che presuppone ci sia stata la presenza di qualcosa o qualcuno.
Più è lunga la notte, più sembra che il giorno tardi ad arrivare.
Non amando nessuno si è soli anche in mezzo alla gente.
Venti giorni. Quasi venti giorni. Troppi per un’attesa, pochi per un addio.
La mia fragilità si è affacciata alla consapevolezza quando ho compreso di essere una persona variabile. Per anni ho vissuto sentendomi unico, insostituibile e non fraintendibile. Eppure ho incontrato una moltitudine di soggetti in grado di idealizzare la mia figura al punto di stravolgerla completamente, reinventandola dalla radice; molti si sono sbagliati, così, ad ogni mia parola, potevo vedere un attacco diretto alla persona che loro vedevano in me.La mia fragilità più grande è proprio questa: essere inesistente per come sono per me agli occhi di chi mi circonda. Perché io vivo con ogni cellula delle mie membra, eppure sofferenze e gioie possono non arrivare agli occhi degli altri, così come le mie parole rischiano di mutare durante il tragitto.