Silvia Sala – Stati d’Animo
Ho pensato a tutte le persone che, in un modo o nell’altro, mi hanno fatto male. Alcune di loro le ho amate moltissimo, altre le amo ancora adesso. Ma sono stanca delle spine. Ora voglio le rose!
Ho pensato a tutte le persone che, in un modo o nell’altro, mi hanno fatto male. Alcune di loro le ho amate moltissimo, altre le amo ancora adesso. Ma sono stanca delle spine. Ora voglio le rose!
Dirò che non è necessario avere le catene per essere schiavi, noi non ne abbiamo, ma siamo “finti liberi”
Come un fiore d’acciaio, dalla delicatezza inossidabile, dalla durezza che screpola i petali. Un giardino ferroso a scaglie e schegge a ferire il piede destro sotto il mio doloroso sguardo sinistro.
Non si può più essere gli stessi, dopo una triste e brutta esperienza.
C’era una grossa differenza dall’essere soli e il sentirsi soli. Quando dicevi di sentirti solo eri solo un po malinconico e ti faceva sentire un pochino ricco la cosa, molto tranquillo, molto dolce, rilassato. Quando invece dicevi di essere solo, così era, e nient’altro passava. Eppure tu continuavi a staccarti dal mondo, continuavi a togliere il tuo volto dalle poche finestre dalle quali sarebbe stato possibile intravederti. Sembrava stessi scappando, verso che cosa?
A volte capita di sentirsi logorati dalla vita e delusi dalla gente.
Mi difende più questo mio manto di freddo col quale sono nata che non l’impressione di tepore che subito si disperde.