Francesca Alleva – Stati d’Animo
È quando non vuoi piacere a nessuno che inizi a piacere per come sei realmente.
È quando non vuoi piacere a nessuno che inizi a piacere per come sei realmente.
Come una fotografia impressa nella mente dove scorrono immagini di emozioni, frammenti di vita che si conservano per non morire mai immagini di strade, di fiori, immagini di città e di mari, immagini che solo a guardarli ti emozioni talmente tanto che a volte ti capita di rimanere senza parola. Immagini di mani che sfiorano un viso stanco e che lo scaldano attraverso la luce di un cuore che ti ama, di un’anima che brilla e che desidera di essere stretta tra le braccia di un bacio sognato, un bacio sussurrato dall’ebrezza dei sospiri, e poi lo senti scivolare nel cassetto dei ricordi, in un cassetto che quando lo riapri le lacrime scendono inaspettatamente senza nemmeno accorgersi che quelle lacrime sono il frutto di un amore lontano. E come una fotografia la porti al petto per scaldarla dai battiti di un lieve ricordo.
Miliardi di occhi non vedono, quello che carezzi tu con un singolo sguardo.
Sono le piccole cose che rendono speciale una persona, la semplicità di un gesto fatto col cuore, una carezza o un bacio dato solo perché c’è volontà di farlo, una parola nel momento giusto, sembrano cose da niente ma quando le doni o le ricevi il cuore si riempie di gioia.
La mia acidità è dovuta all’incontro di parecchi stronzi sul mio cammino. Per il resto sono una persona agrodolce.
La mia immagine si perde dietro l’ipocrisia di un abito che ora, fieramente, non indosso.
La gratitudine, nella maggior parte dei casi, è solo un desiderio velato di ricevere maggiori benefici.