Giuseppe Caputo – Stati d’Animo
Quasi da fare l’amore, ma non troppo da innamorarsi.
Quasi da fare l’amore, ma non troppo da innamorarsi.
Mi servirebbe un’altra me stessa per contenermi tutta.
Mi sento come quando sei costretta a fermarti sotto un pontead aspettare che passi la bufera.Il freddo nelle ossa che ti lacera,la paura che cresce ogni istante,il dolore e il vuoto che ti invadono,ti senti sola non puoi far altro che aspettare che si plachi,ma non sai quando accadrà ne se accadrà,sai solo che ti manca tutto, perché non c’è lui.Tempo fa mi hai chiesto di aspettarti fino a settembre ma tu non sai quanto mi manchi, quanto ho bisogno di sentirti, quanto vorrei stringerti tra le mie braccia e non lasciarti più andare via. Tu non ti sei chiesto quanto quanto mi costi aspettare ancora…aspettare ancora che tu prenda una decisione…ne quanto mi fa star male non sapere che decisione prenderai.
Non so cosa significhi vincere perché ho sempre perso. Perso le partite, perso le persone, perso la pazienza e perso la speranza. Ma ogni volta che ho perso ho sempre trovato qualcosa di bello e se questa è la conseguenza del perdere, allora perderei mille altre volte.
Dolci momenti di depressione, oscuri oblii, momenti che non c’è respiro o brezza d amore ma soltanto compassione per te stesso. Più cerchi di superarli più rimani intrappolato in questa ragnatela immaginaria dove tu sei predatore di te stesso. Non so cosa fare, non so dove andare, come reagire, come guarire. Mummificato davanti questi stati emozionali, congelamento dell’anima rinchiusa in una bottiglia e gettata in mare, poi esso con la sua schiuma me la restituisce ma nella bottiglia non c’è la mia anima ma c’è un biglietto con su scritto: che ti piaccia o no la tua parte divina è dentro di te e non può essere ne imbottigliata ne intrappolata, ascoltala, porta luce a questi momenti confusionali dell’essere, fatti prendere x mano e riprendi nuovamente a scorrere…
Esistono delle persone che hanno una forza indescrivibile. Sembrano indistruttibili. Tenaci, testardi e duri col mondo intero. Le apparenze spesso non lasciano intravedere proprio dietro a quel muro di freddezza che esse ci mettono davanti. A volte sono proprio queste persone ad avere più paura di altre. A sentirsi più fragili e più sole. Spesso sono quelle persone che hanno sofferto e messo a dura prova il loro animo, il loro cuore. Ferite ad oltranza e ripetutamente hanno sollevato di fronte al mondo un’apparente durezza che gli fa scudo. Questo gli permette di camminare ancora senza aver paura che gli altri li chiamino “i deboli”!
Comunicare con lo sguardo è sempre qualcosa di speciale e non esiste una comunicazione più bella e dolce di quella degli occhi.