Teresa D’Auria – Stati d’Animo
I sentimenti non possono essere né giudicati né sminuiti. Vanno attraversati come le onde di un mare ora silente ora agitato. Si placano, poi imperversano fino a cavalcare le onde e a domarle quasi ad accarezzarle.
I sentimenti non possono essere né giudicati né sminuiti. Vanno attraversati come le onde di un mare ora silente ora agitato. Si placano, poi imperversano fino a cavalcare le onde e a domarle quasi ad accarezzarle.
E sento, leggero, il dolce ritmo della vita mia, che spezza il silenzio in questa splendida mattinata di metà agosto,così, tutto riprende forma e colore, lasciando la nebbia inconsistente della notte.
Preferisco il silenzio ora: sono stanca di questo mondo, di gente ignorante, cattiva, con un anima così nera che fai fatica a specchiarti, incapace di confrontarsi. Basta.
Avevo gli occhi dell’anima fissi sul suo viso, non c’erano corridoi vuoti nella mente, solo interminabili ingorghi di emozioni, frutto di pensieri e desideri incontenibili!
A volte, quando sentiamo la nostra anima dannatamente imperfetta, ci affezioniamo alla perfezione della materia; eppure la crepa di un muro sa fare emozionare, se la si sa guardare.
Non si può più essere gli stessi, dopo una triste e brutta esperienza.
Quante volte abbiamo desiderato un abbraccio, un abbraccio che avvolgesse insieme al nostro corpo, anche la nostra mente e la nostra essenza. Un abbraccio talmente lungo da farci ascoltare tutto il silenzio del mondo. Un abbraccio talmente forte da toglierci il fiato, ma non tanto da impedirci di annusare quel profumo di amore e di vita. Quante volte abbiamo desiderato “quell’abbraccio”, non un abbraccio qualsiasi e non da chiunque. Un abbraccio talmente stretto da non farci male, perché fa più male l’assenza di quell’abbraccio.