Lella Mei – Stati d’Animo
Un minuto di silenzio, accendiamo un cero per tutti gli ottusi mentali affinché possa illuminare un parte dell’handiccappato cervello.
Un minuto di silenzio, accendiamo un cero per tutti gli ottusi mentali affinché possa illuminare un parte dell’handiccappato cervello.
Il dubbio è quella molla che ci fa saltare dalla speranza alla certezza della verità.
Certo, avere la “testa calda” è un problema, ma avere il cuore freddo è una disgrazia.
La noia. La noia andrebbe calpestata con scarpe con la para. Diventerebbe paranoia, una malattia mentale meno pericolosa.
Le idee sono ben salde, come le radici di una grande quercia; poi ci sono i pensieri che ci passano a fianco per un momento, ci sfiorano e ci accarezzano, e infine volano via come il vento.
La finiamo con gli eccessi e gli struggimenti d’animo? Iniziamo a vedere le cose nane per come sono e non lasciandoci ammaliare ed anestetizzare dalle ombre riflesse nelle caverne del nostro cuore? Ho sempre creduto che se riuscissimo a catturare le impressioni, prima che con gli occhi, con il naso e le mani, le sensazioni che ne avremmo tratto sarebbero state complesse, ma nell’ordine del reale; gli occhi sono soggetti a troppi giochi di luce per dirsi obiettivi, come quando sei fuori, esposto troppo a lungo al sole, poi, entri a casa e vedi il sole dappertutto. Funziona più o meno così.
Le cattive esperienze non vanno mai dimenticate, le lasci in un angolo al momento, poi è giusto che sopraggiunga la serenità e le elabori, ne estrapoli una lezione di vita, e la applichi nelle scelte future con maturità. Rinnegare la propria storia è rinnegare la propria vita.