Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Aveva lo sguardo unto d’afflizione, le tenebre dietro le palpebre, l’ira sotto le unghie. Solo la dignità gli dava una parvenza d’umanità, unico contrappeso ai morsi della vita.
Aveva lo sguardo unto d’afflizione, le tenebre dietro le palpebre, l’ira sotto le unghie. Solo la dignità gli dava una parvenza d’umanità, unico contrappeso ai morsi della vita.
La mia asocialità è una reazione chimica al contatto con la mediocrità diffusa, non è una scelta, è istinto di sopravvivenza.
Vedo luce, vedo tenebra. Riflessi di me.
Che andassero a quel paese i così detti “amici” e anche quelli falsi che mi cercano solo quando gli servo. Al diavolo anche le giornate no. Quando sono di malumore vi conviene starmi alla larga, da oggi dò il benvenuto solo alle giornate sì e non voglio più rotture di scatole, da parte di nessuno.
Tu non vuoi capire, ed io ho smesso di comprendere tanto tempo fa.
Decine di trasmissioni sulla scomparsa dei dinosauri e nessuno si preoccupa dell’estinzione di “grazie”, “buongiorno”,…
Gli occhi sanno esprimere ciò che la bocca non osa pronunciare.