Federica Maneli – Stati d’Animo
Sono una lettera senza destinatario.
Sono una lettera senza destinatario.
Su ogni brandello di vita ho seppellito ogni mia emozione. Su ogni lacrima versata ne ho fatto un germoglio di purezza. Su ogni sorriso donato mi ha permesso di apprezzare ancora di più la vita.
Che sia amore che sia dolore, gioia o lacrime quando attraversano la nostra esistenza e illogicamente in un modo e nell’altro svaniscono… lasciano un segno indelebile sulla nostra anima. In ogni modo ci cambiano e anche se non siamo pronti, e ci sentiamo fragili, il bagaglio dell’esperienza in qualche modo ci rende calcolatori spietati; bilance che equilibrano razionalità e sentimento incapaci di ascoltare il cuore e seguirlo.
Scegliere, è sempre una questione di scelta. È meglio “cadere” o “restare in bilico”? Per me cadere perché poi si ha la possibilità di rialzarsi. Rimanere in bilico è non scegliere, non avere il coraggio di fare quel salto, perché si preferisce crogiolarsi nel proprio dolore piuttosto che fare quel salto nel vuoto e reagire.
Sono stata più agitata di un mare in piena tempesta e credetemi ho sbattuto più forte io contro la vita di quanto abbia fatto lui contro gli scogli. Sono stata incazzata come una mitragliatrice in piena azione, ma ho ricevuto più fucilate di quante sia riuscita a darne. Oggi, se malgrado i colpi e le botte ricevute sono ancora in piedi è a me, solo a me che lo devo. Lo devo alla mia forza e a quella che le persone che ho “scelto” di avere vicino mi hanno trasmesso. Le loro mani non mi hanno mai abbandonata. Nel dolore non sentirsi soli e persi è la chiave giusta per vincere.
Vorrei vivere con gli occhi di un bambino per guardare il mondo da capo… e provare cose che non proverei mai e vedere quello che non vedo… senza combinare guai.
Un vecchio disco, un ricordo, una lacrima, un sorriso, e, un’anima che sogna ancora la primavera, e, come passa il tempo.