Giuseppe Romano (Jioriu) – Stati d’Animo
È inutile serrare cuore e mente, gli spifferi di freddo arrivano comunque, e sanno sempre come pungere ed infettare.
È inutile serrare cuore e mente, gli spifferi di freddo arrivano comunque, e sanno sempre come pungere ed infettare.
Non faccio vedere la mia fragilità. A volte nessuno capisce quanto sensibile io sia: piango si, perché sono umana, di carne e ossa, ho anche un cuore e un’anima. Piango si, perché ho sofferto, e continuo a soffrire. Il mio pianto non è debolezza, anzi è grido, disperazione, perché sono una persona che sogna, lotta, e spera che un giorno qualcuno si accorga che ci sono anch’io in queste mondo.
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Diventa maledettamente difficile rialzarsi dopo essere caduti rovinosamente a terra più di una volta.
C’è chi sa solo parlare, e chi sa anche ascoltare. C’è chi sa solo guardare, e chi sa anche fare. C’è chi dice che il suo problema sia sempre il più grosso, e chi crede che il prossimo possa averne di più grandi. C’è chi pensa sempre a se stesso, e c’è chi guarda anche l’altro. C’è chi non mi piace affatto, e chi adoro.
Se per un attimo non vedo la strada, chiudo gli occhi e mi lascio attraversare dalla tempesta. Non domino sensazioni e pensieri, li lascio fluire, sono respiro e forza per mente ed anima.
Sono la classica persona buona, tranquilla, accondiscendente, sempre pronta ad aiutare il prossimo, ma sono anche quella che, se ferita e calpestata, tira fuori la parte peggiore di se, e tutti sanno che un buono arrabbiato è meglio non trovarselo davanti.