Maicol Cortesi – Stati d’Animo
Nel contesto siamo come robot, stando in silenzio aspettiamo un comando.
Nel contesto siamo come robot, stando in silenzio aspettiamo un comando.
Approfittare di ciò che abbiamo sofferto è la più meschina dimostrazione che ogni lacrima versata era dovuta, ce la meritavamo. Il dolore è come il giocattolo preferito: ognuno ha avuto il suo, ben nascosto, al riparo da mani e occhi indiscreti che non avrebbero saputo come giocarci.
Sono un distratto cronico, perdo in continuazione ombrelli, cellulari, chiavi, me stesso.
Quanti avevano l’insufficienza in matematica, ma per quanto riguarda la vendetta sanno tirare bene le “somme”.
I nostri pensieri sono così intensi e potenti che tutto possono: far soffrire, ammalare, guarire. Fare miracoli.
Io sono ciò che voglio essere, il prodotto di una forza acquistata nel tempo. La materia di un coraggio acquisito dalla volontà di essere migliore. Io libera sognatrice capace di sperare ancora nella vita, nell’amicizia e nell’amore. Io, che credo ancora nei miracoli e nella bontà delle persone.
Sono un Cavaliere con un’anima a metà in cerca della mia metà di felicità.