Charles Bukowski – Stati d’Animo
Inspirai. Espirai. Mi sembrava di impazzire. Ma mi succedeva spesso.
Inspirai. Espirai. Mi sembrava di impazzire. Ma mi succedeva spesso.
È quando le campane rintoccano queste buie ore della notte che i pensieri più oscuri del mio essere sgomitano febbrilmente per farsi spazio all’interno del mio cuore.
E poi ci sono quelle sensazioni, emozioni a cui non sai dare un nome ma che semplicemente ti fanno capire di essere amato.
Ho sempre aspettato: il momento giusto, il posto giusto. Il treno giusto, perdendomi cosi forse l’opportunità di felicità. Ma adesso non aspetto più niente prendo tutto quello che la vita mi da nel bene e nel male.
Il rimorso è come vedere il cielo ed essere all’inferno.
Ho sempre gridato il mio dolore dentro di me, ho voluto proteggere chi mi stava accanto, non condividendo la mia morte dell’anima. ricordi orrendi, ricordi che non posso e non voglio cancellare, il ricordo seppur doloroso fortifica, io mi sento forte di fronte ad esso, a volte lo amo pure, ma l’anima rischia di sanguinare in modo copioso tante volte, è là che ho bisogno di isolarmi io. I miei ricordi e, il mio dolore.
Il cuore è più variabile dei venti!