Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Ognuno ha un “proprio ego” in cerca di conferme.
Ognuno ha un “proprio ego” in cerca di conferme.
Dovremmo saper ritagliare del tempo. No, non per fare altre cose. Dovremmo essere capaci di ritagliare il tempo passato, come la giornata appena trascorsa ad esempio. Per poi rileggere quei frammenti che sanno di buon umore e fare bei sogni. Ritagliamo dunque la sveglia del mattino, la colazione di fretta. I “buona giornata” e i “ci vediamo più tardi”. Gli abbracci improvvisi e le corse sotto la pioggia. Le barzellette degli amici, le nostre risate fragorose. Ritagliamo il rientro a casa, le coccole del gatto davanti ad un buon libro. I racconti della nonna, la merenda e le guance sporche di marmellata. La cioccolata calda e il profumo di biscotti. Ritagliamo i “buonanotte” e conserviamo gli “a domani”. Perché nulla è più meraviglioso della certezza di rivedere qualcuno l’indomani. Di saperlo al tuo fianco, nonostante tutto. Nonostante ciò che è passato.
Per ogni ripida salita, percorsa con senso di perseveranza, prima o poi arriva la fine. Proprio lì rimani a riflettere sulle innumerevoli volte, di quanto impossibile sia stato percorrerla.
Vedo Milano e me ne innamoro, vedo Venezia e mi innamoro ancor di più, vedo Torino e mi appassiono follemente, vedo Roma e mi commuovo di maestosità, vedo Firenze e vado in estasi, vedo Napoli e illanguidisco d’emozione, vedo Catania e la rimpiango dolcemente, vedo Cagliari e ogni altra città di ogni altra regione come fosse unico amore indissolubile, e mi sento orgogliosa e profondamente partecipe del suo esistere fascinosa di panorami, di storia e di cultura e di umanità. Si, lo confesso e lo urlo: io sono innamorata, innamorata persa della mia, nostra, Italia.
Resti in silenzio di fronte a certi atteggiamenti. Resti immobile quando quello che ricevi è qualcosa che non meriti e ti ferisce. Resti deluso e impotente di fronte al fatto che non solo certi comportamenti avvengano, ma che chi li compie nemmeno se ne renda conto. Scegli il silenzio e la tua strada perché sai che è l’unico modo per andartene a testa alta. E l’unico modo per poter tornare un giorno e regalare lo stesso silenzio ma tu lo farai con il sorriso di chi adesso è davvero sereno e libero.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Non permettere ad un cielo terso e ad una giornata uggiosa, di ingrigire la tua giornata. Sorridi. Se hai voglia di colori, guarda nel tuo cuore, troverai uno splendido arcobaleno!