Silvana Tringali – Stati d’Animo
Non voglio parole che volano al vento. Voglio l’emozioni dei sentimenti, che come un volo di farfalle entrano nel mio cuore.
Non voglio parole che volano al vento. Voglio l’emozioni dei sentimenti, che come un volo di farfalle entrano nel mio cuore.
Vorrei che sentissi i miei passi uomo che si è staccato dalla mia mente, lontano da sentieri che non percorrerai più. Ti vengo incontro ma la volontà di ricominciare non ti sfiora il cuore. Vorrei, vorrei che venissi a toccarmi il corpo. La speranza mi rovina e devo allontanarla, lontano, dove nemmeno le piume delle ali di un angelo possono trovarla. Voglia di bagnare specchi sporchi attaccati ad un muro e dove non possa più guardare il mio volto. Credere in qualcosa che sta finendo di bruciare nell’acqua fredda di un mare di cristallo. Raggiungere un arcobaleno che si stacca da vortici di trasparente abitudine.
Odio l’ambiguità della vita. Quante cose se le guardi da un lato dici “per fortuna” e se le guardi dall’altro dici “purtroppo”?
Cosa impedisce il più delle volte a due persone innamorate di essere felici?Perché ci devono essere mille ostacoli che ci mettono l’uno contro l’altro? Perché abbandonare la strada del dialogo, del rispetto, della comprensione, dell’allegria? Forse una storia d’amore finisce anche perché non riusciamo a dare la giusta importanza alla persona che abbiamo accanto, forse finisce perché nel cuore di qualcuno si esaurisce quel sentimento bellissimo che si chiama “Amore”, chissà… chissà perché finisce. All’inizio è tutto bello, tutto magico, il sogno della tua vita che diventa realtà, poi piano piano le cose cambiano, i primi litigi, le incomprensioni fino ad arrivare alla mancanza di voglia di fare qualsiasi cosa insieme, al preferire di stare con gl’altri, perché… eppure sono sempre le solite persone che pensavano di aspettarsi, di incontrarsi e di amarsi per tutta la vita.
Se siamo stati uguali nel non cercarci so che lo siamo stati altrettanto nel mancarci.
L’urlo del silenzio invade la mia privacy e mi stordisce, lasciandomi immobile, in uno stato comatoso.
Non si può seguitare a farsi mancare una persona. A volte è necessario fermarsi, riavvolgere il nastro e domandarsi quanto valga la pena perdere la dignità per qualcuno che non muove un passo verso di noi.