Silvia Nelli – Stati d’Animo
Non puoi piangere per chi non sa nemmeno capire che se si fosse tutti uguali il mondo sarebbe terribilmente monotono. Sorridi perché quelle persone capiranno di aver sbagliato tutto quando ormai sarà troppo tardi.
Non puoi piangere per chi non sa nemmeno capire che se si fosse tutti uguali il mondo sarebbe terribilmente monotono. Sorridi perché quelle persone capiranno di aver sbagliato tutto quando ormai sarà troppo tardi.
Allora, tu dici che le tue ossessioni sono dure a morire? È questo che sono gli uomini? Ossessioni? Non ti viene mai voglia di dare un taglio al gioco del dolore e della caccia e degli scacchi e delle corna? Non riesci a formulare un giudizio di valore? Non riesci a scegliere qualcuno? Qualcuno accanto a cui coricarti e guardare il soffitto e ascoltare musica, fumare sigarette, parlare, ridere e lasciarti andare? Non ti farebbe sentire bene il fatto di diventare qualcosa? Cazzo. Qualcuno dovrebbe esserci. Una persona per un’altra persona, anche se dovessi essere tu stessa. È su questo che sto lavorando: me stesso per me stesso, piano piano, e poi forse potrò aprire la porta a qualcun altro.
È quello che sono.Posso fare qualsiasi cosa, qualsiasi. E non andrà mai bene.Sempre in ritardo, sempre alla rincorsa… e senza mai arrivare.E se c’è qualcosa di bello? Me lo fanno vomitare, quindi perde di valore.Pazienza, ci sto convivendo da anni. Sino ad ora ci sono riuscito… male, ma sopravvivo.Una vita da mediano, a recuperar palloni, nato senza i piedi buoni, lavorare sui polmoni. Chissà forse un giorno farò gol… magari anche di mano, come Maradona ai mondiali. E come “el pibe de oro” dirò che è stata la mano de dios…No è impossibile… non sono mai stato capace di infrangere le regole. Probabilmente rimarrò sempre quello che sono: un bastardo senza gloria.
C’è stato il giorno dell’affetto. C’è stato il giorno della gioia. C’è stato il giorno dell’indifferenza. C’è stato il giorno della melanconia. E ora… Ora ci sono i giorni dell’egoismo.
Non c’è aguzzino peggiore di sé stessi.
Sapete cosa mi piace in una persona, un pizzico di sensibilità. Senza quella è come camminare in un campo arido, dove non piove mai.
Nel volere sempre dare un perché alle cose, non vi è un senso, poiché il più delle volte ti lascerà l’amaro in bocca.