Antonio Belsito – Stati d’Animo
Mentre il brivido dell’estate mi accarezza, un volo di gabbiano segna l’entusiasmo del mare come fosse cielo. Timida, la sabbia mi accompagna verso un tuffo mentre affondo nel desiderio del domani come fosse oggi.
Mentre il brivido dell’estate mi accarezza, un volo di gabbiano segna l’entusiasmo del mare come fosse cielo. Timida, la sabbia mi accompagna verso un tuffo mentre affondo nel desiderio del domani come fosse oggi.
Mi piace chi mi fa ridere, chi mi fa pensare, purtroppo amo chi mi fa soffrire…
C’è una grande forza, quella di lasciare che le cose facciano il proprio corso. Non è della rassegnazione che parlo, bensì della consapevolezza che non possiamo avere il controllo su tutto, ma solo su quello che possiamo.
Sentirti dopo tutti questi anni mi ha fatto tornare a ieri in un lampo, se solo sapessi quanto tu ci sei sempre stata.
Non avrei mai creduto che per vivere dovessi sentirmi cosi vicino alla morte.
Dall’alto si ha una visione diversa. Mi sono “perso” oggi sulle montagne più alte di questo nostro paesello un po cosi. Storie che si intrecciano formando un groviglio di nodi, che non verranno al pettine. Mi piace ogni tanto essere io quello che guarda dall’alto, mi da un senso di onnipotenza e di pace, quella pace che altri non troveranno mai, ci vuole cuore aperto e mente priva di gabbie, per poter evadere dalla insipida conduzione di vita mala. Perennemente insoddisfatta, senza stimoli e senza emozioni, anche questo può essere un senso di vita al limite dei confini mentali.
Ritaglio il tempo con un piccolo specchio triangolare. “Ponilo sopra gli esseri senz’anima, figlia mia”. Ritaglio lo spazio con un piccolo specchio rettangolare. “Ruota lo specchio intorno a te, ma non riflettere te stessa”. Sto creando sequenze, ma sembrano incubi, camuffati da sogno, s’intende. Maestro, perché ci è consentito vedere il nostro volto? V’è forse dolore più grande di vedere un falso riflesso di noi stessi? Un riflesso che neppure appartiene all’altro, nemmeno a me stessa. Scusa, il vetro si è spezzato. Sono una, nessuna e centomila ora.