Giuseppe Donadei – Stati d’Animo
Prima di partire ho respirato il mare per l’ultima volta. L’ho fatto a pieni polmoni accarezzando la convinzione che ne avrei potuto rubare un po’. Quel profumo lo sento ancora ma adesso si chiama nostalgia.
Prima di partire ho respirato il mare per l’ultima volta. L’ho fatto a pieni polmoni accarezzando la convinzione che ne avrei potuto rubare un po’. Quel profumo lo sento ancora ma adesso si chiama nostalgia.
Bisogna essere protagonisti della propria vita,per esserlo,non devi accettare pressioni psicologiche,né agire o dire cose frutto dell’educazione ricevuta,potrebberonon coincidere con la tua concezione di vita e di relazione.Ascoltati,fai ciò che senti dentro di te.Non sei egoista,è giunto il momento che tu pensi per te stesso,solo così ti sentirai libero e sereno.
Adoro tutto ciò che intelligentemente è fuori dal comune, adoro le notti improvvisate, adoro le persone dirette, quelle che una parola è poco e due sono troppe, adoro i brividi di qualsiasi natura, adoro le api e le farfalle, adoro i sapori, adoro i suoni e il rumore del mare, come il silenzio della montagna, adoro fermarmi di colpo e non capire dove sono, adoro perdermi allegramente, adoro ridere in compagnia e ridere da solo pensando a cosa mi fa ridere, adoro fare l’amore senza mai chiudere gli occhi e chiuderli quando finisce, adoro la natura incontaminata, adoro la vita, la mia vita.
Se vuoi iniziare un nuovo anno, inizia ad amare te stessa. Ogni giorno, pensa a quanto meriti e ignora chi non ti apprezza. Non rimproverarti nulla. Ricorda, tutti siamo dei fiori bellissimi quando il sole splende dentro di noi.
Sai, per dire a qualcuno che ci tieni basta poco. Anche il silenzio può parlare per te, un abbraccio può farlo. Ricorda le cose semplici sono le più facili e le più belle.
Afferare una luce del passatocome aggrapparsi ad un ricordoche è nella mente,nel cuore,nel presente del passato.
Sono una scomparsa con l’anima a scrigno che sparisce in una fessura di muro e mostra il vento della confusione con i soli sibili e senza nessuna parola distinguibile. Pazienza. Eppure, se ci si facesse falce a brandire l’aria, si taglierebbe anche la tempesta.