Roberta De Santis – Stati d’Animo
E mi piaceva il calore, la protezione dell’abbraccio suo. Carezza a scacciar fantasmi. Carezza a lenir mancanze. Carezza a rizollare la terra mia inaridita.
E mi piaceva il calore, la protezione dell’abbraccio suo. Carezza a scacciar fantasmi. Carezza a lenir mancanze. Carezza a rizollare la terra mia inaridita.
Mi piacciono tutti anche quelli che non mi piacciono, purché abbiano l’educazione e l’intelligenza di starmi a tre passi dal culo. Non discuto, ma dammene ragioni e faccio un macello.
Il sole splende sempre all’interno di colui che ha imparato a sconfiggere i nuvoloni dell’anima.
Certo, anche io mi pongo delle domande, ma sono così antipatico che mi rispondo con sufficienza.
È facile parlare di emozioni, forse a volte anche banale, ma tutto il tempo, tutte le parole che dedichiamo ad esse, ogni cosa è parte di noi, di quello che siamo stati, che siamo, e che forse saremo.
Cristina si sentì tradita. Giulio, il suo Giulio, l’uomo che amava e che da 5 anni le ripeteva: – Sto bene con te, ma non sono pronto per impegnarmi. Ti voglio bene ma non ti amo. Non posso dirti se domani sarò in grado di amare te o un’altra donna. Esco con te e con nessun’altra donna. Però non posso pianificare un futuro né con te né con altre, perché non so se sarò mai capace di innamorarmi! – Aveva mandato una lettera, che dichiarava il suo amore e la voglia di sposarsi e avere dei figli ad un’altra donna. Lo aveva fatto il giorno prima che per l’ennesima volta Cristina si era sentita dire: – Non sono pronto ad impegnarmi! -.Sentì un dolore talmente forte al cuore da sembrarle fisico, calde lacrime le bagnarono il viso. Si sedette sul letto fissando il foglio che aveva tra le mani, avrebbe venduto l’anima perché Giulio le dicesse quelle parole, invece lui le dedicava ad un’altra. Una donna che non aveva nemmeno ritirato la lettera che era tornata al mittente.Uscì in silenzio, rimandando indietro le lacrime. Salì in macchina, avviò il motore e partì senza meta.
Essere felici? Come si può esserlo sapendo di aver fatto pagare il prezzo a qualcun altro, e come si può esserlo sapendo di aver pagato, perdendo tutto.