Michele Gentile – Stati d’Animo
Cosa me ne faccio di quest’alba se abbiamo smesso di sorprenderci.
Cosa me ne faccio di quest’alba se abbiamo smesso di sorprenderci.
È come la porta di un giardino segreto. Inverecondo desiderio di penetrarvi, con i cinque sensi all’erta, e un senso aggiuntivo, una percezione di passato e futuro interlacciati, che fa risultare il presente solo un sottile strato di pelle, che mette in comunicazioni ieri ed oggi.
Ed è così bello essere in compagnia e sentirsi finalmente soli.
Ci sono persone che sono nate solo per approfittare della tua bontà d’animo e per dimenticarla quando hanno raggiunto quello che tu gli hai sempre detto che avrebbero raggiunto.
Tu non devi pensare a quel che provi per me, devi pensare se ti piace come ragiono, come vivo, come mi comporto, e soprattutto in cosa credo.
Non possiamo fare sempre quello che vogliamo. Abbiamo una libertà limitata anche interiormente, condizionata spesso dalle nostre emozioni.
Avete mai guardato il mare provando a pensare che l’orizzonte non sia effettivamente così lontano? Io sì, ci ho provato, ma la sensazione che provo è ancora quella dell’immensità e della lontananza. Una lontananza incolmabile e irraggiungibile. Esattamente come mi sento in quei maledetti momenti in cui ciò che desidero echeggia nella mia mente. Lo sento, lo vedo. Sta lì ad un passo da me, ma io non posso raggiungerlo.