Barbara Amarotti – Stati d’Animo
Spesso ci perdiamo nei nostri pensieri, ma cosa sono i pensieri, se non favole che ci raccontiamo per tenerci occupati?
Spesso ci perdiamo nei nostri pensieri, ma cosa sono i pensieri, se non favole che ci raccontiamo per tenerci occupati?
Sono una persona molto fragile, basta poco per farmi cadere. Sono fragile, ma non pensate che se riuscite a farmi cadere riuscite anche a non farmi rialzare, perché io mi rialzo sempre. La mia fortuna è che io non sono resistente ma resiliente, non rimarrò in piedi ma i miei occhi sono buoni. Ricordalo.
Mi sembra che la gente parli di cose che non significano niente. Sono tutti troppi entusiasti o troppi cattivi o troppo scontati.
Se i miei difetti allontanano parecchie persone, mi ritengo abbastanza intelligente da pensare che evidentemente merito di meglio.
La nostalgia arriva da un pensiero che si posa su un ricordo smarrito tra la strada della vita, ma che dentro di noi conosce e percorre tutte le vie.
Io non credo a tante cose.Non credo né in Dio né all’Inferno. Non credo ai politici e nemmeno ai media.Non credo nemmeno che esistano casualità.Però credo nei rapporti. Non in quelli che nascono in un’ora, ma in quelli che si stringono piano piano, giorno per giorno.Credo che l’amore eterno non esista, ma credo che ci sia qualcosa che fa battere il cuore forte, inevitabilmente. Non importa che sia un abbraccio, un vaffanculo o due mani che si sfiorano, qualunque cosa è importante purché ti faccia sentire vivo.Credo un po’ anche alle parole, perché bugiarde non sono le parole, ma le bocche che le pronunciano.Ma soprattutto, credo nei silenzi.Non importa quante e quali parole possano dirti, ciò che ti ricorderai quando sarà il momento saranno solo i silenzi. Quelli lunghi, in cui puoi perderti in un abbraccio, in uno sguardo o in un pensiero.Fidatevi di me.I silenzi legano.Legano più delle parole.Anche più delle catene.
E adesso non mi importa più, sono io, sono questa, sono così perché alla fine in me finalmente ci credo. Dopo essermi tanto “odiata” adesso mi scelgo. Mi scelgo come sono: mi faccio rapire dalle emozioni, sono capace di commuovermi e piangere per una parola o un gesto d’amore. Sorrido a quelle persone che mi hanno fatto del male perché la mia serenità le condanna al loro rimorso. Ho aperto la porta del mio cuore a chi ha saputo come bussare, chiusa invece a coloro che non hanno saputo apprezzare l’amore che vi ha trovato. Il mio cuore è spesso in tempesta ma sono riuscita a non farmi travolgere e resto in piedi.