Chiara Micellone – Stati d’Animo
E ora che ho imparato a vivere, adesso che sorrido, voglio dimenticarmi per sempre di come siamo in grado noi esseri umani di morire giorno per giorno.
E ora che ho imparato a vivere, adesso che sorrido, voglio dimenticarmi per sempre di come siamo in grado noi esseri umani di morire giorno per giorno.
Se semini e non raccogli può darsi che tu non abbia scelto la stagione giusta.
Le persone sulle quali posso contare sono anche quelle con le quali conto i miei sbagli e le mie vittorie, quelle che in entrambe le circostanze non hanno mai smesso di starmi vicino, quelle che azzardano un consiglio, ma mai un giudizio.
Smetterà di piovere il giorno che imparerai ad affrontare la vita sorridendo nonostante tutto.
Mi accosto all’immagine di una lastra di marmo. Piatta e fredda, si direbbe. Io, invece, rispondo: piena di venature. Porzioni levigate, bianche e finissime, altre granulose, intervalli di grigio tendente al nero o sfumati a cogliere accenni di azzurro, per poi, farsi più marcati e sembrare lividi. Ecco perché mi risaltano le venature, per via dei lividi con i quali entro, spesso, in confidenza perché senza non ci so stare e me li infliggo io per prima, anticipando i colpi di chi, pronto con la frusta in mano, mi farebbe ancor più male. Questo è il mio personale concetto di “tra i due mali, meglio quello minore” e quello minore è quello che m”infliggo io, si fa per dire, per carità, ché io picchio duro con il sadismo che mi tiene a braccetto e mi dà il salario a fine mese, lavoro alle sue dipendenze ed in tempi di crisi, non posso fare neppure la preziosa.
Non dare mai a nessuno la soddisfazione di vederti cadere.
Sei tutto ciò che riempie il mio essere, svuotandomi di me.