Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Ti aspetti sempre qualcosa dalle persone ma spesso quel qualcosa non corrisponde a ciò che aspettavi, quindi a che serve aspettare di restare delusi?
Ti aspetti sempre qualcosa dalle persone ma spesso quel qualcosa non corrisponde a ciò che aspettavi, quindi a che serve aspettare di restare delusi?
Non soffocate mai il vostro istinto, urlate al mondo intero l’amore vero. Ce né bisogno in questa società priva dei valori d’un tempo.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Il Dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell’Uomo.
Sei la fonte da cui sfocia il mio dolore,il pozzo in cui risiede la mia felicità.E quando le acque scarseggiano nel pozzo,non ce da preoccuparsi dopo una mareaci avrà pensato la fonte a riempirla nuovamente.
L’aspetto individuale, ciò che ci rende riconoscibili, in verità è un fatto puerile. Al di sotto, tutto è buio, deformato, insondabilmente profondo; ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.
Non posso essere diversa da come sono. Io sono questa! Cambiare? No, non sarei più me stessa.
Non soffocate mai il vostro istinto, urlate al mondo intero l’amore vero. Ce né bisogno in questa società priva dei valori d’un tempo.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Il Dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell’Uomo.
Sei la fonte da cui sfocia il mio dolore,il pozzo in cui risiede la mia felicità.E quando le acque scarseggiano nel pozzo,non ce da preoccuparsi dopo una mareaci avrà pensato la fonte a riempirla nuovamente.
L’aspetto individuale, ciò che ci rende riconoscibili, in verità è un fatto puerile. Al di sotto, tutto è buio, deformato, insondabilmente profondo; ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.
Non posso essere diversa da come sono. Io sono questa! Cambiare? No, non sarei più me stessa.
Non soffocate mai il vostro istinto, urlate al mondo intero l’amore vero. Ce né bisogno in questa società priva dei valori d’un tempo.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Il Dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell’Uomo.
Sei la fonte da cui sfocia il mio dolore,il pozzo in cui risiede la mia felicità.E quando le acque scarseggiano nel pozzo,non ce da preoccuparsi dopo una mareaci avrà pensato la fonte a riempirla nuovamente.
L’aspetto individuale, ciò che ci rende riconoscibili, in verità è un fatto puerile. Al di sotto, tutto è buio, deformato, insondabilmente profondo; ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.
Non posso essere diversa da come sono. Io sono questa! Cambiare? No, non sarei più me stessa.