Silvia Nelli – Stati d’Animo
Ho conosciuto i miei nonni, ma ho avuto la sfortuna di non godermeli a lungo. Loro hanno nelle mani il segreto della semplicità. Negli occhi la saggezza della vita. Nel cuore, il significato dei valori.
Ho conosciuto i miei nonni, ma ho avuto la sfortuna di non godermeli a lungo. Loro hanno nelle mani il segreto della semplicità. Negli occhi la saggezza della vita. Nel cuore, il significato dei valori.
Non serve piangere, le lacrime non ti ridaranno ciò che hai perso, chi se ne è andato, i rimorsi ne i rimpianti. Aiutano a sfogarsi, a gettare fuori la rabbia e il dolore, ma poi sta a te rimboccarti le maniche e riprendere a lottare.
Molte persone si ricordano di te solo quando ne hanno bisogno. Questo è uno dei lati che l’amicizia spesso ti fa vedere. Forse il peggiore perché quando sono proprio le persone che chiamavi “Amici” a farti sentire “Usato” è brutto. Per questo sono diventata una persona selettiva e diffidente, ma ho preferito imparare a prevenire che a dover curare.
Penso di essere una persona strana, poi mi relaziono con gli altri e realizzo che con i professionisti non posso competere.
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
Senza parole, senza respiro. Capita, che per un istante il mondo si fermi. Chiamatele emozioni, chiamatela vita.
Ho tutto scritto sulla schiena. I mille rifiuti tra i reni, le impossibilità sulle scapole, l’ansia che scende dalla nuca a seguire le vertebre tra i suoi anelli e vi scivola in mezzo come nastro di raso finissimo; la paura che mi fa un giro di morte, da fianco a fianco, a cingermi saldamente. La paura. È un gioco diabolico il suo. Occhi sbarrati che, se anche volessi chiuderli per difendermi, non potrei. Non posso. Mi resta solo di voltarmi di spalle e continuare queste mie scritture, incise con bisturi dilanianti e sferzate crudeli. Poi, si rigenera. Pelle diafana ed elegante. Allontanarsi, dondolando.