Dominga Pandolfo – Stati d’Animo
La ragione è la perfezione, l’emozione è l’imperfezione. Io preferisco l’emozione.
La ragione è la perfezione, l’emozione è l’imperfezione. Io preferisco l’emozione.
Posso, voglio e merito di più.
Quando ci si sente soli ci si aggrappa a qualsiasi segno di approvazione innalzandolo sulla vetta dei desideri, sventolante stendardo del sogno di tutta una vita. “Fin da piccolo non volevo fare altro!” Quanta pena per avere ancora un poco di compagnia.
Fatta di fiori e rami, ché la carne mi cade per strada a brandelli sotto i colpi della vita. Sono la mia natura selvaggia, la mia soglia matrigna, l’indisponente, l’odiato, lo scherno, l’invidia per braccia e gambe che gesticolano e camminano normalmente. Ho le stampelle attaccate agli occhi per non cadere difronte alle immagini mentali che proiettano ricordi e li introiettano ancor più, relegandoli su un letto antidecubito, ché troppe volte mi hanno lacerato, aprendo le piaghe nella membrana sottilissima di emozioni e memoria. Profumo d’essenza di fiori di loto e ninfee sul pelo d’acqua di stagno che genera muschio sulle pareti umide di archetipi immaginifici, astratti, confusi.
Sa che ti ucciderò, Riley. Lei vuole che tu muoia, in modo da smetterla con questa commedia. Sì, te ne sei accorto, vero? Hai letto i dubbi nei suoi occhi, sospettato di quel tono falso nelle sue promesse. Non ti ha mai desiderato. Ogni bacio, ogni carezza, era una bugia.
Il Dolore può svuotare e riempire allo stesso tempo, strappa e abbandona, si incrosta addosso e spinge i suoi chiodi nella carne, nell’Anima; il Dolore è spine che attanagliano il cuore, vetri appuntiti, taglienti, che trafiggono ferocemente e lacerano; il Dolore è un urlo sommesso, è lacrime che ingoiano il tempo…
Certe notti per dormire mi metto a leggere, invece avrei bisogno di momenti di silenzio.