Raffaele Caponetto – Stati d’Animo
Pesano come macigni, le parole che non furono mai dette.
Pesano come macigni, le parole che non furono mai dette.
La più bella delle favole? Raccontare ad una bis-nipote di un’amore lungo tutta una vita, dove la protagonista femminile, sei e sei sempre stata solo tu!
Siamo schiavi dell’amore o schiavi di un senso patologico affetto dalla solitudine che confondiamo con l’amore!?
L’immagine di me che vorrei poter inserire nella mia scheda di pensieri parole è una semplice spirale in rotazione. Sono però convinto che sia pretendere troppo.
Sono contenta che la gente mi odi, se chi mi odia spaccia, o è omertoso o ha bassa moralità. Sarebbe terribile per me se loro mi amassero!
Le belle facce, le parole sporche. E non ci sto, non lo accetto. Non sono mai stata brava a farmi andare bene tutto. Che son qui per combattere e magari ferirmi. Che la voglio dire tutta e poi magari pentirmi. Mi seguo da sola, non inseguo nessuno. Lo riconosco il marcio che scivola nel buio.
Io esisto, esisto nelle parole del vento, esisto fino a che non sono dolore, esito fino a che non sono sorriso, io esito e nell’anima di sa ascoltare. Io esisto nelle parole scritte dalla vita, su un filo sospeso, io esisto come una fiamma che da luce, come l’acqua che scorre io esisto, nelle parole pronunciate, nelle parole scritte, dove nulla è mio, io esisto!