Mariella Buscemi – Stati d’Animo
A me cambia la vita anche un alito di vento alla fine di una giornata caldissima.
A me cambia la vita anche un alito di vento alla fine di una giornata caldissima.
Quest’immensa tavola blu che m’inghiotte, appassionatamente mi trascina in un vortice di brama. Fluisce dentro…
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall’inchiostro.
Scegliere di non odiare non significa non avere nulla per cui combattere.
Non reggo di fronte a tanta bellezza che il mondo elargisce a piene mani. Ho bisogno di angoli bui. Di spazi che mi somiglino, vuoti e spogli come me.
Nello stomaco di tutti galleggia un’ingiustizia che abbiamo subito e consideriamo inaccettabile.
Penso che quando il dispiacere di avere cinquanta anni colpisce, si ha solo il desiderio di stare a casa e fare un bel pianto.