Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Sono talmente disillusa che quello che mi aspetto, e già mi riterrei graziata, sarebbe il minimo sindacabile che, per quanto umile, comunque ti dà qualcosina per dire di non avere proprio nulla.
Sono talmente disillusa che quello che mi aspetto, e già mi riterrei graziata, sarebbe il minimo sindacabile che, per quanto umile, comunque ti dà qualcosina per dire di non avere proprio nulla.
Miliardi di persone al mondo, ed io mi sento così solo.
Guardai l’orizzonte, mentre i raggi del sole si facevano strada tra la coltre di nubi. Presto avrei trovato Amy, l’avrei riportata tra le mie braccia e chissà, forse un giorno, saremmo potuti rimanere insieme per sempre.
Sentimi. Come una condanna.
Siamo circondati da morti, che ricoprono ruoli di potere perché per ottenere questo potere è necessario che essi muoiano. I morti sono facili da trovare, sono tutti intorno a noi; il difficile è trovare i vivi.
Fino a un minuto fa ero convinto di essere io, poi mi son guardato allo specchio e… sono un altro!
Quel che aveva capito, con certezza assoluta, era che vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e che da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un’ombra, per lei, un’ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.